martedì 9 giugno 2015

Altro che sfruttamento degli italiani

9 Maggio 2015

Miliardi di articoli sui lavori in far e sulle condizioni di lavoro dei backpackers italiani. Una parola: stronzate! L'Australia è un Paese grande quanto l'Europa se non più e rari casi di segnalazioni di maltrattamenti, sfruttamenti ecc non posso nemmeno essere paragonati ai milioni di casi nascosti nel nostro Paese, l'Italia, che ogni giorno sfrutta la manodopera di extracomunitari scappati dal loro Paese, dalle loro famiglie e culture in cerca di un futuro, ma che dico, di una vita, a differenza della maggior parte dei backpackers che sono venuti fin qui per farsi "un'esperienza di vita". È stata una tua scelta e nessuno te l'ha imposto. I lavori nelle far sono pesanti è vero. Ma parlo per esperienza, io che sono passato dalle potature, all'impacchettare pere, a produrre sidro, a raccogliere uva, olive e frutti tropicali e a fare mille e mille altri lavori che mai avrei fatto in Italia; eppure sono sempre stato trattato come un UOMO. Pause, vacanze, regali, pranzi insieme, stipendi alti, pagamenti rispettati, contratti legali, disponibilità e tanti sorrisi. È vero… a volte le condizioni igieniche non erano delle migliori, ma ci si adatta. Nessuno ti ha chiesto di farlo. Se ti mancano i tuoi genitori che ti tengono pulita la camera ogni giorno o il tuo ufficio profumato con la tua poltrona comoda allora tornatene a casa e vai a gustarti quella frutta e quella verdura che quei poveri extracomunitari raccolgono nei nostri campi per 3€ all'ora ad andare bene. E pensali quando sarai comodo nel tuo letto mentre loro ammassati in una stanza buia, senza identità e dignità, si contendono pochi metri quadri e forse se c'è un bagno. Italia… dobbiamo solo imparare da questi australiani!



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