mercoledì 31 dicembre 2014

Merry Christmas and Happy New Year

31 Dicembre 2014

Oramai è trascorso tanto tempo dal giorno in cui abbiamo messo piede in questa nuova parte dell'Australia. È vero, ognuno per la sua strada, ma comunque sempre uniti e in contatto.
Come avevo già anticipato l'altra volta ho finalmente trovato un lavoro dove in pratica sto andando quasi tutti i giorni.

È un ristorante/pizzeria in pieno centro a Fremantle, nel quartiere Capuccino Strip, ovviamente imballato di ristoranti e bar italiani. Diciamo che il mio è metà e metà. Il nome Sandrino dice già tutto, eppure i proprietari sono australiani. Il reparto pizza è comunque nelle mani di tre ragazzi italiani del sud e all'interno del ristorante ci sono altri.
È un posto molto carino e pieno di ragazzi giovani da ogni parte del mondo. America, Inghilterra, Bangladesh, India, Serbia, Argentina, Senegal ecc. E per dimostrarvi un'altra volta quanto il mondo sia piccolo, vi dico solo che il lavapiatti senegalese ha vissuto per alcuni anni in Italia passando più volte per Magenta, o meglio, lavorando al mercato di Magenta. Te pensa!
Come tutti i ristoranti australiani è molto caro ma il servizio che offrono è davvero ottimo. Piatti principalmente italiani e a base di pesce. È un posto davvero grande, con più sale e un sacco di camerieri e cuochi e ovviamente è sempre pieno, sia a pranzo che a cena.
La seconda settimana ero già con il pad per le ordinazioni in mano. Avevo la mia postazione e i miei tavoli. È un lavoro davvero duro, totalmente diverso dal servizio che offre la Barcella. Ogni tavolo ordina qualcosa di diverso ed è un continuo avanti indietro dal bar ai tavoli, dai tavoli alla cucina o alla pizzeria. In poche parole non sto fermo un secondo e se ti deconcentri un attimo sei finito, vai in pallone e tutta la catena si sballa. E ovviamente tutto in inglese.
Tutti sono simpatici e socievoli e la cosa positiva è che posso bere tutto quello che voglio (soft drink ovviamente) e se faccio il doppio turno posso concedermi una pizza o alcuni tipi di pasta. Ma la ciliegina sulla torta resta sempre la media di birra a fine lavoro insieme a tutti gli altri.

Luca è tornato fin qui in autostop per trascorrere il Natale assieme. Alla vigilia ho lavorato tutto il giorno fino alle 9.30 di sera e, inutile dirlo, eravamo stra pieni. L'ho raggiunto subito dopo e come ogni santa vigilia non ci siamo tirati indietro ai brindisi. La serata sarà finita attorno alle 4.00 con tanti vuoti e tanti timbri sulle braccia che il giorno dopo ci hanno ricordato a poco a poco la serata.
Il mio secondo Natale lontano dall'Italia e sopratutto d'estate. Anche questa volta ero in spiaggia, qui a South Beach. Con noi si è aggiunto anche Andrea e con lui e altri ragazzi abbiamo trascorso praticamente tutta la giornata lì, concedendoci un meritato pranzo di Natale: due semplici sandwich. In quel momento ho sentito nostalgia di casa…
Alla sera ovviamente era tutto chiuso e l'unica cosa aperta era un Fish & Chips arabo. Ecco, questo il riassunto del nostro Natale… semplice, ma sicuramente trascorso insieme alle persone giuste.

Dimenticavo, buon Natale a tutti voi e alle vostre famiglie. Buon Natale Italia.

A S. Stefano però ci siamo rifatti, dopo aver trascorso la giornata in spiaggia, siamo andati a Perth a far un giro al Botanic Garden, da dove si poteva ammirare dall'alto tutta la città. A cena siamo andati a casa di Andrea dove c'erano anche tutti gli altri ragazzi e la famiglia di uno di questi. Ci siamo fatti una tipica cena di Natale. Barbecue con carne di canguro e verdure grigliate e… PANETTONE (comprato a metà prezzo essendo nel Boxing Day).
Abbiamo poi trascorso la serata in centro rientrando nel van quando oramai era già chiaro… e io il giorno dopo sono andato a lavorare.

Il weekend successivo, Luca è ripartito di prima mattina insieme ad altri ragazzi italiani per Margaret River dove aveva lasciato tutta la sua roba e la sua tenda piazzata in un campeggio.
Dopo circa due ore mi sono svegliato anch'io, ma subito mi era sorto un dubbio… ma le chiavi del van le avrà lasciate dentro? Non le ho trovate, così l'ho chiamato. <<Vero che le hai prese tu le chiavi?>> <<Io?? No!>> <<Non le hai in tasca?>> <<Fanculo, le ho io!>>.
Dovete sapere che ho sì un altro mazzo… ma solo per aprir la macchina, per farla partire c'è bisogno dell'immobilizer (in poche parole l'allarme) per sbloccare la sicura e ovviamente ne ho solo uno.
Il babbeo era già a metà strada e l'unica soluzione era tornare indietro in autostop.
Fortuna vuole che quel giorno non lavoravo, così una volta arrivato a Fremantle ho deciso di riportarlo giù facendo quasi quattro ore di strada.
Siamo arrivati là nel tardo pomeriggio riuscendo a concederci una surfata assieme. Onde alte e cattive ma non tanto belle da surfare. Direi anche piuttosto pericolose. Danno del giorno: la tavola in testa.
Il mattino dopo lui è andato via presto in cerca di una farm e a quanto pare l'ha trovata. E se a Margaret River parli di farm ci si riferisce alle winery. Inizia la stagione dell'uva!
Io invece sono tornato in spiaggia a surfare… stessa situazione del giorno precedente. Onde cattive e non pulite. Mi sono comunque divertito fino a quando ne ho presa una diretta in faccia che mi ha tenuto sotto qualcosa come dieci secondi. Dieci secondi che in quei momenti sembrano infiniti, tra rotolamenti e capriole sott'acqua senza capire qual è il sopra e qual è il sotto; ma nel momento in cui ti si sta per spezzare il fiato ti fai forza aspettando il momento di calma. E dopo essere riemerso stremato ecco la seconda serie che ti ribalta di nuovo…. forse era giunto il momento di uscire. Acqua in tutti i pori e naso gocciolante tutto il giorno. Un pranzo veloce e poi marcia indietro fino a Fremantle dove alle sei ho iniziato a lavorare.

Una settimana piena di lavoro. Anche il 31 e l'1. Ma va bene così… pagano più del doppio. Mi hanno chiesto se ero sicuro di voler lavorare tutti i 7 giorni e io dentro di me ho pensato: <<We nan, va a fà un gir in Italia e poi capirai cos'è tutta questa voglia di lavorare>> Tra l'altro dimenticavo… qui si fanno anche un sacco di mance. Circa 60$ in 4 giorni. Potrei sopravvivere solo con quelli. Altro che Il Mondo Café Bar dove facevamo a dir tanto 8$ a testa in un mese.

Il lavoro quindi non manca… quello che manca è una casa. Sono ancora alla ricerca e nel frattempo dormo sempre nel mio van al molo. La cosa sta diventando sempre più difficile da quando le temperature si sono alzate drasticamente. Sveglia alle 7 per il caldo, bagno a South Beach e doccia. Colazione con tè e pane marmellata e poi lavoro. Pranzo al lavoro. Quando si finisce si esce e poi nanna. In pratica faccio quasi sempre un solo pasto. Mi manca una cucina, mi manca una lavatrice. I vestiti del lavoro li lavo in spiaggia e li lascio ad asciugare appesi al van. Con sto sole tempo 10 minuti sono asciutti. In poche parole ci si arrangia.

Che dire… i giorni passano e pure un altro anno. Oggi è il mio ultimo giorno da 24enne. Cosa farò stasera? Non lo so ancora… una volta finito di lavorare qualcosa o qualcuno troverò. Probabilmente ci sarà una festa in spiaggia. Mah… un po' invidio i miei amici che sono lì tutti assieme nella solita casa in montagna. 

Buon anno a tutti e che il prossimo anno vi porti tanta serenità, salute, amore e felicità.  Perché in fin dei conti sono solo queste le cose che ci fanno vivere bene.














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