mercoledì 30 aprile 2014

Una Gita Pasquale... 1.600km

25 Aprile 2014

Ragazzi cosa facciamo per Pasqua???
Mah… venerdì, sabato e domenica non si lavora; potremmo andar a far una bella gita con il mio van… l'ho preso apposta! Dove si va?? Mi raccomando non troppo lontano: devo ancora testarlo…

2 stati, 1.600km, 24h di viaggio circa, 5 persone, 1 van, numero infinito di soste a far benzina, 2 notti e qualche ora di sonno… bé una semplice gita di 3 giorni da Milano a Napoli con un'unica tirata al ritorno.
Un check veloce alla pressione delle gomme e all'olio del motore e via… si parte e "dove si arriva si arriva".

La giornata non prometteva nulla di buono; cielo grigio e aria di pioggia… ma cosa ci importa a noi! L'importante è uscire un po' da questa routine.
Dopo essere passati nella McLare Vale, già attraversata in diverse occasioni, abbiamo imboccato la Princes Hwy verso la zona lagunare di Meningie, quando oramai il cielo era diventato completamente azzurro. Dalla strada non si riusciva a godersi molto il paesaggio, così ho deciso di imboccare una strada sterrata lunga 13km: la Coorong Scenic Drive che conduce direttamente al cuore di questo territorio di lagune e pellicani; il nulla intorno a noi… distese di terra bianca e arida e laghi salati completamente asciutti. In lontananza si scorge della polvere… una macchina! Allora non siamo proprio soli…

Dopo aver respirato un po' di polvere, Cody è carico abbastanza per riprendere la marcia su una strada asfaltata lungo il Coorong National Park; un fertile territorio caratterizzato da lagune che si estende lungo la costa per 145km disegnando una curva dal Lake Alexandrina in direzione di Kingston SE dove la cosa più carina da fare è scattare la foto insieme alla mega aragosta Larry The Lobster.
Da qui un passaggio molto veloce per il piccolo paesino di Robe, con sosta a Long Beach, dove abbiamo potuto ammirare alcuni surfisti o meglio, nel caso mio, invidiarli.

Il tempo stava trascorrendo più del previsto.. e il sole stava calando così abbiamo deciso di far una tirata fino a Tantanoola dove il mio Camps Australia Wild (un'utilissimo stradale con su tutte le aree camping free e non dell'Australia, gentilmente lasciata da Guglielmo e Marta) indicava un'area camping free con barbecue e bagni pubblici. Mentre le donne si occupavano del cibo, io e Luca abbiamo montato le tende e preparato il letto del van gentilmente concesso alle 3 donne. Stanchi e infreddoliti siamo andati a dormire dopo aver giocato ad uno stupidissimo ma davvero divertente gioco in scatola (anche lui trovato nel van) dandoci appuntamento al mattino successivo per la fantastica Great Ocean Road. Pioggia, freddo e pappagalli canterini hanno reso il mio sonno pressoché nullo. 
Ore 7.30 sveglia. Come on! Get up!

Un cappuccino per il resto della ciurma e una piccola pausa a Mount Gambier ad ammirare l'enorme cratere di un vulcano oramai estinto e divenuto un lago; il Blue Lake, profondo 75m, che durante i mesi estivi raggiunge un color blu cobalto… ma purtroppo eravamo abbastanza fuori stagione.

Pochi chilometri dopo ci lasciamo alle spalle il South Australia e un cartello con la scritta "Welcome in Victoria" ci avverte che stiamo entrando in altro fuso orario e che le nostre lancette si spostano avanti di mezz'ora. Lungo queste infinite ore di strada ho potuto ammirare e guidare attraverso un'infinità di paesaggi: lungo colline verdissime dove l'unica presenza erano i greggi di pecore che mi ricordavano tanto la Nuova Zelanda, in mezzo a distese di campi completamente piatte che lasciavano vagare lo sguardo per chilometri e chilometri, tra i boschi di conifere che mi rimandavano ai paesaggi della Baviera o lungo aree completamente aride e secche o totalmente ricoperte di eucalipti.

Pausa pranzo a Port Fairy con panini preparati al volo e tirata fino ad Allansford dove ha inizio la Great Ocean Road, considerata la strada costiera più spettacolare dell'Australia, che scorre per 243km lungo la costa del Victoria fino a Torquay e che fu costruita dai soldati reduci dalla Prima Guerra Mondiale tra il 1919 e il 1932 in onore ai loro compagni caduti in guerra; quasi certamente è il monumento ai caduti più grande al mondo.
Ancora 66km ci separavano dai 12 apostoli e il navigatore ufficiale (Luca) diceva che mancava poco più di un'ora… ma eravamo già nel pomeriggio inoltrato.

Finalmente ci avviciniamo alla costa e già in lontananza si scorgono scarpate relativamente piatte e ricoperte di arbusti che si trasformano improvvisamente in scogliere a picco di roccia calcarea e di arenaria, arrivando a toccare altezze sopra i 70m e ovviamente un oceano impetuoso ai loro piedi.
Nel corso di migliaia di anni le onde (le onde più alte che ho visto fino ad ora... Luca o Martino.. provate a surfare queste! O meglio, prima provate ad uscire in mare aperto se riuscite!) e la marea hanno scavato incessantemente questa morbida roccia, dando vita ad un lungo processo di erosione che ha creato un affascinante serie di faraglioni, gole, archi e aperture.

Prima sosta alla Bay of Islands per poi arrivare al The Grotto, un grotta naturale che concede uno sguardo "misterioso" verso un'insenatura dove le imponenti onde dell'Oceano Antartico vanno a sprigionare tutta la loro energia.
Il sole stava per salutarci… così decidiamo di affrettarci a trovar un posto in cui dormire prima che diventi buio, rimandando al giorno dopo i 12 apostoli e gli altri lookout. Nell'allontanarci con la macchina ecco su un prato non lontano da noi una branco di mucche che corrono spaventate per la presenza di un gruppo di enormi canguri che saltavo lungo la collina… una scena davvero stupenda!

L'idea era di arrivare direttamente fino a Johanna Beach, dove c'era una area camping direttamente sul mare; una lunghissima distesa di sabbia e reef, nota per i suoi swell e le sue onde che possono raggiungere altezze impressionanti. La competizione Bells Beach Surf Classic si sposta spesso in questa spiaggia quando le condizioni di Bells Beach non sono eccezionali… ma purtroppo era già parecchio buio e di strada da fare ce n'era tanta… così abbiamo deciso di far marcia indietro e di sostare da qualche parte vicino ai 12 apostoli.
Ci siamo buttati dentro ad una strada sterrata non lontano dalla strada e abbiamo parcheggiato Cody in mezzo ad un prato in un punto ben nascosto. Il freddo, il buio e la leggera pioggia ci hanno consigliato di lasciar perdere le tende e così abbiamo deciso di riposare tutti e 5 all'interno del van. Due ragazze nel bagagliaio sul letto piegato a metà, un sdraiata su i sedili posteriori e i due uomini seduti davanti.. e il sottoscritto immobilizzato tra volante, cambio e pedali.
Una notte insonne tra risate, stelle e scrosci improvvisi di pioggia. Finché nel bel mezzo della notte una macchia nera si è avvicinata al van… era un tenero e curioso canguro. Le ore non passavano più e sebbene avessi provato tutte le posizioni del mondo per prendere sonno, quest'ultimo non è mai arrivato. Finché alle 6 circa quando già dietro le colline si scorgeva la prima luce ecco davanti a noi 5 canguri intenti a brucare… un risveglio fantastico: alba e canguri intorno al tuo van = l'Australia.

Abbandonata l'idea di riposare e abbiamo deciso di riprendere la marcia tornando indietro verso i Twelve Apostles. Al contrario del giorno precedente dove c'era una coda infinita che partiva dal parcheggio, a quell'ora non c'era in giro, come si direbbe da noi, "un cane" ma solo canguri.
Ancora con gli occhi chiusi siamo arrivati davanti a questa angolo dell'Australia tanto fotografato e preso d'assalto da tutti i turisti. Dodici faraglioni solitari abbandonati nell'oceano a causa dell'erosione della roccia. Se ne possono osservare chiaramente sette ma degli altri non ce n'è traccia. Con un elicottero o un'escursione in barca se ne possono contare a quanto pare undici (uno, alto 70m, è crollato nel 2005 sgretolandosi completamente nel mare) ma a vedere il lavoro delle onde, a  quanto pare fra qualche migliaio di anni appariranno altri apostoli.
Dopo aver scattato le ultime foto con il sole che andava a baciare queste rocce, abbiamo visitato tutti quei punti che il giorno prima avevamo saltato: The Arch, il London Bridge, Loch Ard Gorge ecc.

Nel tornar verso casa abbiamo optato di far tappa pranzo a Mount Gambier nel bellissimo parco Umpherston Sinkhole dove tante famiglie stavano trascorrendo la loro domenica di Pasqua tutti assieme. Qui prendiamo posto in un tavolo sotto un'area che era occupata da diverse persone e solo dopo ci siamo accorti che era riservata… ma don't worry… mica siamo in Italia. Chi era lì perché aveva prenotato ci ha gentilmente concesso il tavolo e ci ha invitato a sederci e a scambiare due parole. Loro avevano i tavoli tutti imbanditi, noi una modesta pasta al ragù! Con il ragù cucinato da noi (..). Incuriositi ci hanno chiesto cosa fosse quella roba che stavamo mettendo nella pasta. Gli abbiamo spiegato che in pratica era solo del macinato cucinato con un soffritto e un po' di rosmarino, con l'aggiunta di vino rosso. Oh my God! That's amazing! Meat with wine! Il miracolo della domenica di Pasqua. Così gli abbiamo fatto un piattino da assaggiare e il nonno della famiglia, come preso dal panico e dall'ebrezza "del vino nella carne" ha incominciato a girar in giro urlando RAGHIIIIUUUU!!! In tutto questo guardo Claudia e le dico: <<Hai visto che mega torta cicciona hanno sul tavolo? Caspita se la vorrei assaggiare>> Nemmeno il tempo di dirlo che ce ne avevano già tagliata metà solo per noi. Io amo questa gente!

Bè da lì in poi una tirata infinita verso casa passando questa volta tra le infinite distese di viti; paesaggi e colori che ricordano immensamente la Toscana. Un cappuccino e una redbull per un puro mix di caffeina; la ricetta ideale per questi rettilinei lunghi anche più di 50 km e per evitare di imbattersi in qualche animale selvatico lungo la strada. Non so quanti canguri morti avremo incontrato lungo questi 1.600km… ho perso il conto. Il nulla e il buio intorno a noi… qualche benzinaio ogni centinaio di chilometri ( Ps. in Australia se siete a metà serbatoio fate benzina alla prima stazione che trovate… non dite alla prossima. Rischierete di cagarvi sotto per niente), ci hanno accompagnato per circa 4 ore e alla fine dopo una serie di giochi giusto per tenerci svegli siamo tornati sani e salvi a Glenelg.
Un viaggio fantastico e dei posti indimenticabili e allo stesso tempo una compagnia davvero unica. E ovviamente Cody il migliore!

Ps. Cody (immagino l'abbiate capito) è il nome del mio Ford Econovan. Come per la bicicletta Johanna ho preso spunto dal cartone "Bianca e Bernie nella terra dei canguri". Lui è bambino biondo che i due topi vanno a salvare.

Pps. Quando dico fermatevi a far benzina appena potete non sto scherzando

Ppps. Le multe in Australia sono salatissime… me n'è arrivata una di un mese fa quando ero andato al camp surf con la macchina noleggiata. Andavo a 63kmh invece di 50kmh per un totale che a prima vista era $700 ma che la polizia mi ha confermato essere di "soli" $400. Voglio morire. Contando il fatto che non lavoro più perché qualcuno ha bellamente deciso che posso star a casa anche se la mia disponibilità era fino a maggio.

Pppps. Avevo fatto un concorso per vincere una borsa di studio per un Master in Reportage di Viaggio a Roma… sono stato preso!!!! La brutta notizia è che l'incontro sarebbe stato a Roma il 24 aprile e il master sarebbe iniziato il 5 maggio. <<Lei tornerà dall’Australia per frequentare il master?>>. Ovviamente ho risposto che la cosa sarebbe stata impossibile: <<Gentile Andrea, la borsa di studio si vince per partecipare e frequentare il master. Ci segua sul sito per le prossime iniziative. Cordiali saluti>> Questa la risposta. Passo e chiudo! Fuck!





















lunedì 21 aprile 2014

Te ne vai o no?

17 Aprile 2014

Eccoci qua… alla fine sono riuscito a trovar del tempo per scrivervi qualcosa di nuovo.. qui è l'una e mezza e domani mattina la sveglia suonerà alle 7.00. Siamo alla vigilia di un bel viaggetto verso la Great Ocean Road.. ma di questo vi parlerò più avanti.

Ci eravamo lasciati al concerto di John Butler Trio che è seguito con l'acquisto del suo nuovo album (stupendo) insieme ad altri tre, per un totale di 4 album a soli $40: John Butler Trio - Fleesh & Blood, Alt-J - An Awesome Wave, Radiohead - The Best Of, The Black Keys - El Camino.

Il mattino dopo il concerto dopo aver preso il treno e dopo aver recuperato tutte le mie robe in ostello, sono andato a lavorare non so con quali forze. Finito di lavorare sono andato a giocare a calcio con Baptiste e altra gente a South Terrace… roba che l'ultima volta che avevo preso a calci un pallone era stato a gennaio a Byron Bay. Voto: 4, prestazione imbarazzante; controllo di palla -1, precisione 0, corsa 1… davvero umiliante, tant'è che i cinesi erano più forti di me. Sarà che non avevo dormito niente la sera prima, sarà che non lo pratico mai qua in Australia ma il risultati sul campo dicono che sto dimenticando come si gioca a pallone… e questa cosa mi rattrista molto.

Punto due…è ora di farla finita di dormire solo poche ore la notte.. per questo motivo la sera stessa ho deciso di non uscire.. il tutto per ricaricarmi per la sera dopo per il compleanno di Julie, la ragazza francese che ho conosciuto nei primo periodo qui ad Adelaide.
Festa in casa e soprattutto festa in maschera… il tema era: priests and hookers, ovvero preti e prostitute.. vi lascio immaginare com'è andata a finire. La cosa buffa è che sono stato l'unico che ha pensato di vestirsi da "pimp" (magnaccio) accalappiandosi così tutte le hookers della serata! È stata molto divertente… alla fine mi sono risvegliato su un divano in sala il mattino dopo senza trovar più niente.. le mie cose erano sparse in tutta la casa. Ho recuperato tutto, ho preso il tram, sono tornato a Glenelg, doccia e all'una, lucido come un orso uscito dal letargo, sono andato al "pranzo di lavoro". Luca aveva deciso di offrirci una pizza… e solo la pizza con acqua del rubinetto per la mia ultima settimana di lavoro… va bè.

Nel pomeriggio volevo andar diretto in spiaggia a dormire, ma mi ha chiamato Stijn chiedendomi se potevo passar da casa usa per passargli tutta la mia musica. Quando tutto il lavoro stava per finire e finalmente potevo concedermi una pennichella, mi ha chiamato Claudia dicendomi di correre a casa che avevano appena catturato il topo e non sapevano come farlo fuori. Ebbene sì… in casa con noi c'è un ospite inatteso che non ha intenzione di andarsene.. veleno, trappole, niente da fare.. quello è più furbo di noi e cresce a vista d'occhio.
Ma chi se lo sarebbe mai aspettato che tutto ciò (la musica di per Stijn, il topo ecc.) era solo una scusa per organizzarmi una festa a sorpresa!!!
Tutto merito delle mie sorelle, Claudia e Roberta, che hanno messo in piedi il tutto. Non sapevo se ringraziarle o mandarle a cagare… no stavo più in piedi.. ma ho retto… ho preparato il risotto alle fragole per più di 10 persone e alla fine è stato "apprezzato". Non contento ho deciso di tirar fino alle due in spiaggia in compagnia di Claudia, Jessica, Tiffany, Kirsten e Lauren.
Bé sono morto nel letto..  
(Però in tutto ciò non ho capito se la festa era un modo carino per dirmi: <<Te ne vai o no?>>  oppure ero stato solo un gesto d'affetto… mah). Vi amo donne!

Nel frattempo ci sono novità nel campo lavorativo. La mattina chi fa apertura inizia alle 7.30 roba che bisogna alzarsi attorno alle 6.00 per prendere il tram che ti porti in orario in centro. Allo stesso tempo capita sempre più spesso che siamo noi (io, Claudia e Roberta) a far apertura o chiusura da soli. In poche parole ci ha lasciato in mano il locale.. noi abbiamo le chiavi, noi serviamo la gente e noi chiudiamo la cassa e ci portiamo via i soldi… bé si deve fidare proprio di noi.. o forse sa che il nostro lavoro lo facciamo e lo facciamo bene! Sono capitati dei giorni in cui Luca non si è nemmeno presentato in bar… lasciandocelo completamente in mano nostre!! Bè ovviamente si sa… quando il gatto non c'è i topi ballano!! Musica a manetta, assaggi free alla clientela ecc ecc ecc (…) io credo proprio che potrebbe lasciarcelo gestire solo a noi! Alla fine i clienti li facciamo uscire sempre con il sorriso e quelli che serviamo noi ritornano sempre!

La stessa settimana sono passate a trovarmi Claudia e Federica da Sydney… le mie care amiche nonché le prime persone che ho incontrato in Australia. La ex compagnia di uni e la magentina della Barcella… dopo 6 o forse più mesi passati a lavorare ora si stanno concedendo un lungo viaggio lungo tutta l'Australia e ovviamente non poteva mancare la tranquilla Adelaide. Hanno alloggiato nel mio ex ostello e la stessa sera in cui sono arrivate sono andato a trovarle (è stata anche un'occasione per rivedere quei simpaticoni del Sunny Hostel). Non ho potuto star molto con loro dato che ho lavorato quasi sempre!! Ma ci è bastata la serata di giovedì sera al P. J. O'Brian per compensare tutti gli altri giorni!! Con il loro aiuto, con le donne di casa e con quello di Luca (il ragazzo vicentino che era arrivato il giorno stesso dall'Italia per sostituirmi al Il Mondo Café Bar) ho passato una serata a dir poco indimenticabile al punto tale che il mattino dopo mi sono dimenticato di alzarmi per andare a lavorare… arrivando con un ritardo di un'ora e mezza e lasciando il povero Luca da solo a farsi le colazioni…. ahah Come chiudere in bellezza la mia esperienza lavorativa al bar! Il sabato dopo infatti sarebbe stato, "da contratto", il mio ultimo giorno e al mio posto sarebbe subentrato  il nuovo Luca.

Ma i piani si sono completamente ribaltati il weekend stesso! E a ribaltarli è stato Karma; un Ford Econovan del 1994 registrato nel WA e appartenente ad una giovane coppia di Forlì: Guglielmo e Marta, che dopo 6 mesi, 15.231km, 5 stati, 5 capitali, 5 fusi orari e 178 tramonti hanno deciso che è tempo di tornar in Italia e di passar il testimone a qualcun altro. Un van in ottime condizioni e munito di tutto ma proprio tutto il necessario per viverci dentro. Mi hanno lasciato pure due tende e due sacchi a pelo. Dotato di portapacchi (essenziale), bullbar davanti e dietro, lettore CD e AUX e tanto tanto tanto altro ancora.
In poche ore tutte le cose burocratiche sono state fatte.. ora sono solo in attesa che mi arrivino tutte le carte che attestino che la macchina è mia. 4.300$ la cifra definitiva… ne vale tutti!! Grazie mille a questi due ragazzi che sono stati veramente carini e disponibili a chiarirmi tutto quanto. Un'avventura che finisce e un'altra che sta iniziando… questa è l'Australia.

Ho una macchina, la mia prima macchina, dopo 24 anni, comprata con i MIEI soldi, in Italia non ce l'avrei mai fatta...

Bene… ora potete capire il motivo per cui ho deciso di rimanere per altre tre settimane qui ad Adelaide. Ho speso tutti i miei risparmi per questo acquisto… ora è tempo di mettere da parte qualche soldo per potermi spostare in cerca di una farm.

Nel frattempo casa Augusta a Glenelg sta diventando sempre più italiana… alla lista si è aggiunto Luca, ragazzo vicentino di 28 anni. La tipica faccia da accanito bevitore veneto: alto, grosso e con un sacco di barba. Sono bastate solo poche ore per andar subito d'accordo. Alla fine mi mancava un ragazzo italiano all'interno del gruppo con cui parlar di (…) e di tutto quello con cui ero solito parlar con i miei amici. Mancava la figura di un altro uomo all'interno della casa. 
Il made in Italy ha avuto il suo spazio anche nell'ambito cinematografico. Una sera ho fatto vedere alle altre ragazze "La vita è bella"  o meglio "Life is beautiful" dato che non avevano mai visto e sentito parlar di un film italiano. Gli è piaciuto un sacco e ovviamente le ha fatte commuovere. Mi sembra di aver trovato un ottimo esempio di cinema italiano e soprattutto un attore, una trama e una colonna sonora da non sottovalutare. Ovviamente in lingua inglese… ma la cosa bella è che la voce di Benigni è sempre la sua e il voluto marcato accento italiano fa morire dal ridere. Alcune parole ed espressioni rimangano comunque in lingua originale: <<Buongiorno principessa>>.

Gente che arriva e gente che va… la casa si sta svuotando: Kirsten e Lauren sono partite (direzione Melbourne), Gabi pure (direzione Perth) e la prossima sarà Tiffany. Bè in poche parole in casa Augusta a Glenelg rimarranno solo italiani e il topo che ci fa sempre da compagnia. Addirittura una sera ce lo siamo trovati in camera alle 3 di notte. Un topolino (bé con la coda raggiungerà quasi i 20cm che si sta letteralmente prendendo gioco di noi… trappole e veleni sembrano non funzionare.. ora sopraggiunge l'ipotesi che il topo non è uno solo. Le proveremo tutte!!

Bé la mia permanenza qui si prolunga ancora un po' e sicuramente prima di partire dovremmo organizzare un'altra festa d'addio e quasi quasi potrei chiedere a Luca di offrirci un'altra "pizza" per i miei ultimi giorni al bar.








lunedì 7 aprile 2014

John Butler Trio

3 Aprile 2014

E alla fine quel giorno tanto atteso è arrivato. Prima di partire per l'Australia ero andato a curiosare il suo sito per vedere i tour del 2013/2014; un sacco di tappe in Australia… nella sua terra natale. Quale occasione migliore per vederlo dal vivo?? L'unica data era a Byron Bay il 19 Aprile… ma in quei giorni molto probabilmente sarei stato ad Adelaide e difficilmente sarei riuscito a tornar di nuovo a Byron Bay e soprattutto il costo del biglietto per il Blues Festival era davvero elevato. 
Ma ecco che in una noiosa sera di gennaio all'ostello di Adelaide, curiosando su internet sono spuntate fuori un sacco di date qui in Australia e guarda a casa.. una ad Adelaide il 3 Aprile. Non ho indugiato nemmeno un secondo, sebbene il mio conto in banca era ancora in bilico e stavo facendo ancora la fame; ho deciso di usare i miei ultimi risparmi pur di vederlo qui in Australia, quando mai mi sarebbe ricapitato?? 65 dollari son tanti ma ne sono valsi tutti!

John Butler Trio è il nome del gruppo formato appunto da 3 persone… ma solo una è sempre fissa, nonché il simbolo, il frontman, John Butler, chitarrista e voce del gruppo, californiano di nascita ma australiano dall'età di 11 anni. Gli attuali componenti della band oltre a lui sono Byron Luiters (bassista) e Grant Gerathy (batterista).
Questo ragazzo di trentanove anni compiuti giusto giusto due giorni prima del concerto (celebrati inaspettatamente con un bel'"Happy Birthday" da parte di tutto il pubblico), ha iniziato la sua carriera come tutti i giovani che vedi qua facendo busking a Freemantle. Ha iniziato a sviluppare una reputazione più ampia con una performance alla East Coast Blues & Roots Music Festival a Byron Bay nel 2000. Nel suo primo concerto ha avuto circa 50 persone, il secondo è iniziato allo stesso modo finché la pioggia ha costretto 3000 persone a rifugiarsi sotto il loro tendone e lo spettacolo è diventato un putiferio!
A febbraio è uscito il nuovo album di cui sinceramente non conoscevo nessuna canzone e devo dire che i brani che ha presentato sono davvero fantastici.

Il Thebarton Theatre ha aperto i cancelli attorno alle 19.00, mi ha accompagnato fino a lì Sebastian il ragazzo tedesco dell'ostello, per intenderci il mio compagno di avventura nell'acciuffare il ladro. Avevo prenotato la stanza in ostello per essere più comodo nel tornate e nell'andare a lavoro il giorno successivo. Dave mi ha concesso la stanza "vip" ovvero quella in cui dormono lui e altri pochi. Dotata di tv e attaccata alla cucina e ai bagni. Ma io in quel momento avevo solamente bisogno di dormire dopo essermi svegliato alle 6.00 del mattino per andar a lavorare. Sono sprofondato in un sonno profondo per ben due ore… Prima di uscire mi fa: << Per che ora ritornerai stanotte?>> <<Dave… dipende come andrà la serata; ma credo presto, domani mattina inizio a lavorare alle 7.30>>
Davanti al teatro c'era già una coda immensa… senza transenne o bodyguards. Semplicemente persone messe correttamente in fila per due e nessuno che pensava minimamente di sorpassare l'altro. In quel momento mi è scappato un sorriso, pensando alla situazione a cui mi sarei trovato di fronte se fossi stato in Italia. Seguendo tutta la coda per arrivare alla fine ho notato una cosa davvero bella, ragazzi, bambini, persone anziane, genitori con i figli piccoli… queste cose difficilmente si vedono in un concerto.

La serata è stata aperta dal trio di donne Emma Louise, anche loro australiane. Davvero brave e la loro musica è incantevole… forse l'avrete già sentita per la canzone con Wankelmut "Jungle"… ma vi consiglio di ascoltare tutte le altre che forse sono ancora più belle. Un mix di alternative rock, indie e elettronica frutto di un giovane gruppo e della genialità di Emma appena 26enne.
Alle 21.00 è arrivato il turno del gruppo tanto atteso.
Ero abbastanza distante dal palco… parlando con una ragazza di fianco a me gli dico: <<Mi piacerebbe tanto essere sotto il palco a scattare qualche foto>, lei <<Dammi la mano>>. In pochi secondi sono arrivato a contatto della balaustra. Non potrò mai smettere di ringraziarla. Davanti a me c'era un microfono.. poi è arrivata una chitarra… no potevo crederci.. eravamo proprio davanti a John!
Due ore di concerto o più davvero travolgenti… tra brani puramente rock a quelli indie e acustici sino a toccare i ritmi e le sonorità della musica australiana.
Un mostro dalle unghie lunghe usate come plettri che nel momento di suonare diventano bacchette magiche. Una pedaliera che solo lei avrà occupato metà palco, un set di chitarre infinito, 6 corde, 12 corde, elettrica, banjo, slide guitar… di tutto e di più. Il concerto è stato aperto sulle note di Revolution… secondo me una tra le sue canzoni più belle… ma il tocco magico è sempre Ocean. Circa dodici minuti di pura chitarra acustica. Una limata alle unghie e via verso un viaggio all'interno delle acque australiane. Un visual alle spalle, giochi di proiezioni su triangoli bianchi… il lavoro che mi piacerebbe tanto far a me… accompagnare la musica con dei video.. per fondere i sensi e e le emozioni.. vista e udito.. in un viaggio di suoni ed immagini.
I brividi alla pelle e i brividi a pensare che tutto ciò era frutto di una sola persona sul palco. Una persona che a vedersi sembra proprio semplice, pacifica e senza pensieri. Con una sola passione.. la musica. Frasi bellissime durante il concerto, sull'amore, la pace, la famiglia e la difesa del pianeta. Un momento di commozione quando dall'alto del palco ha sottolineato il fatto che raramente si è trovato di fronte un pubblico così disomogeneo, difficilmente ha visto davanti a sè così tanta gente giovane (si parla di ragazzini anche di 10 anni) e vecchia allo stesso tempo, di un'altra generazione.
Una persona pura, ingenua che si è dimostrata all'altezza della situazione quando sull'ultima canzone la sua chitarra non suonava più… 2 minuti a provar a sistemare il problema insieme al service e sebbene il microfono fosse spento si è sentito benissimo <<Non c'è problema… posso provar a suonare anche senza amplificatore, state tranquilli, non diventiamo matti>> ma il problema dopo poco è stato risolto… e sorridendo ha abbracciato il ragazzo del service e rivolgendosi al pubblico ha detto <<questo è un eroe, ringraziate lui!>>
Grazie ancora a questo trio che mi ha regalato davvero un'emozione indimenticabile… come dire.. lo definirei il concerto più bello della mia vita dal punto di vista del talento presente sul palco e della naturalità e delle simpatia che queste persone mi hanno comunicato. Sicuramente il nuovo cd non lo scaricherò… ma lo andrò a comprare perché ve lo meritate!

Al ritorno io e la ragazza abbiamo deciso di farcela a piedi fino ad Adelaide CBD. Quaranta minuti di camminata a parlar del più e del meno… Tornato in ostello mi arriva un messaggio da Claudia: <<Siamo al The Duke qui in centro, raggiungici!>> Ok… per farla breve sono rientrato in ostello alle 8.00 del mattino con Dave che mi ha aperto la porta. <<Ciao Dave.. sono rientrato ora, sono ancora in tempo per i puncakes?>> Fortuna vuole che la sera stessa mi era arrivato un messaggio da Luca che iniziavo a lavorare alle 9.30 e non alle 7.30. Una notte pagata all'ostello anche se non ci sono stato, un viaggio in treno alle 7 del mattino, 2 ore di sonno (forse) e tanta emozione per una serata davvero indimenticabile. Australia mia… sto facendo davvero fatica a starti dietro.

Ps. Volevo allegarvi alcuni video che avevo girato… per comunicarvi le stesse emozioni che ho provato io… ma non riesco, pesano troppo. "Accontentatevi" di ascoltar le note di Ocean in questo altro live tenutosi ai piedi della Red Rocks, la montagna sacra… spegnete tutto ciò che avete attorno.. chiudete gli occhi e lasciate che siano le note a guidarvi...

Pps. Ho scoperto solo stasera che ci sarà una data a Bologna il 19 Maggio... ma ovviamente è già sold out... così anche i concerti più vicini, vedi Francia, Austria, Svizzera e Germania... ah però!

John Butler Trio - Ocean (Live from Red Rocks)














martedì 1 aprile 2014

Sei ragazze per me... mi posson bastare

1 Aprile 2014

Marzo se n'è andato e i miei giorni lavorativi ad Adelaide si stanno piano piano esaurendo… ufficialmente dovrei smettere l'undici quando arriverà il nuovo ragazzo che prenderà il mio posto. Luca da Padova che arriverà fresco fresco (stanco, spaesato e stordito) dall'Italia dopo quel "breve" e mai dimenticato tragitto in aereo.

Ci eravamo lasciati al Surf Camps di Goolwa. Alla fine la macchina di Peter non era libera e quindi abbiamo deciso di noleggiare una macchina.. la più economica che potessimo trovare… e l'abbiamo trovata tramite la famosa catena di noleggio Wicked Campers. Alla fine eravamo in 12.. e abbiamo deciso di dividerla tutti quanti tranne i proprietari delle altre 2 macchine. Alla fine saremo andati a spendere circa 5$ al dì + benzina... nulla in confronto ai prezzi dei pullman.
Recuperate le ragazze a Glenelg, caricati i bagagli e la tavola da surf di Lauren che non so come siamo riusciti a farcela stare dentro la macchina ostacolandomi la visuale e rendendomi difficile il cambio delle marce, ci siamo diretti a casa di Baptiste dove c'era tutto il resto della ciurma. Dopo circa 2 ore di macchina nel bel mezzo della McLaren Vale, siamo arrivati alla nostra casa del Kingosurfing Camps. Niente male davvero. 

Finalmente si ritorna in acqua! Le condizioni delle onde non erano delle migliori… molto sporche e non c'erano serie continue. Diciamo un mare in burrasca. Mi butto dentro con una 7'5'' modello patacca tipiche delle scuole di surf, ricoperta di gomma che ha fine giornata mi ha fatto uscire le stigmate sulle mani che solo ora si stanno rimarginando. Bè che fatica ragazzi.. dopo circa due mesi e mezzo se non più… riprendere il ritmo…remare, superare l'onda, immergersi sott'acqua e soprattutto alzarsi, non è stato facile. E come un ragazzino con il suo videogioco preferito non riuscivo più a staccarmi da quella tavola… sarò stato dentro circa due ore o più e finalmente alla fine quando l'oceano ha incominciato a tranquillizzarsi e la marea a salire sono riuscito a cavalcare alcune onde… niente in confronto a quelle che avevo visto e temuto in Nuova Zelanda e a Byron Bay. Dentro e fuori dall'acqua tutto il giorno per tornare poi bruciato e distrutto e con gli occhi rossissimi per tutta l'acqua presa in faccia.

Alla sera ci siamo fatti un bellissimo barbecue… ovviamente ci eravamo già muniti di carne e bere…una bellissima compagnia.. 6 donne e 6 uomini. O meglio… 6 bambini e 6 bambine che indolenziti e cotti per la lunga giornata all'una di notte si sono ritirati ognuno nei propri letti.. dopo aver fatto fuori due casse di birra, vino, sidro e aver trascorso ore a far giochi stupidi e a ridere del più e del meno.
Il giorno dopo è stato un trauma… spalle di marmo, occhi gonfissimi, petto indolenzito, e mani…. mani da buttare.. un pollice mutilato durante il taglio dei pomodori la sera prima, un alluce aperto per l'impatto con le pinne della tavola e due mani che parevano tanto quelle di Padre Pio.
In poche parole sarò stato in acqua massimo mezz'ora.. una carretta!!

Triste e dolorante ma con tanta tanta gioia e spensieratezza. Contento come un bambino di ritorno da scuola.. via i pensieri e le mansioni e con la testa solo al gioco.. il surf! Mi piacerebbe tanto ritrovare un posto simile a Byron Bay, dove poter prendere in mano la tavola ogni giorno e arrivare fino in spiaggia a piedi. Un sano allenamento ma anche un'ottima soluzione per scacciare via tutte le rogne della giornata.

Nel tornare a casa io, Claudia, Tiffany e Gabi ci siamo fermati di nuovo a far un giro a Victor Harbor e a Granite Island. Sempre bellissimo.. un tramonto spettacolare e ciliegina sulla torta.. due canguri selvatici che si sono fermati incuriositi a poca distanza da noi. I primi canguri in libertà che ho visto in Australia (non morti) e soprattutto su un'isoletta così piccola.

La macchina l'avremmo dovuta riportare il giorno seguente alle 3 di pomeriggio.. così essendo ancora a casa dal lavoro siamo andati a far un giro alla cittadina di Hahndorf, un angolo di Germania in Australia Meridionale nel cuore delle Adelaide Hills; fondata nel 1839 da luterani in fuga dalle persecuzioni religiose in corso in Prussia, Hahndorf prese il nome dal capitano della nave che si chiamava Hahn (dorf è la parola tedesca per villaggio. Un angolo di Baviera dove abbiamo potuto gustarci i tipici piatti tedeschi con tanto di birra HB. Peccato che abbiamo avuto poco tempo a disposizione e non siamo riusciti a visitare le cantine e le farm a poca distanza dal paese.

Il giorno seguente dopo il lavoro ho detto ciao o meglio arrivederci all'ostello Sunny's Holiday! Le ragazze dell'Augusta Street di Glenelg mi hanno chiesto di spostarmi in casa da loro a gratis o meglio.. abusivamente senza che proprietario o agenzia sapesse nulla. Proposta accettata..
Un po' con malincuore ho salutato tutti i ragazzi dell'ostello, proprietari compresi.. dopo circa due mesi e mezzo quella era diventata per me un po' la mia casa, con i miei spazi, le mie routine e i miei compagni di stanza. Un ostello molto piccolo, ma davvero famigliare, dove tutti sono sempre stati gentili e a disposizione di tutti. Prima di andarmene Peter mi ha chiesto di lasciargli il numero, nel caso avessero organizzato qualcosa nei weekend io sarei stato sempre il benvenuto.

Bè finalmente si respira un po' di aria nuova… Glenelg… mare a 300 metri da casa e tram per andare al lavoro. Tutta un'altra cosa… finisci di lavorare e hai la possibilità di andar in spiaggia a riposare e a goderti il tramonto o semplicemente a farti una corsa lungomare. Un bagno vero, una lavatrice, connessione fast, una cucina vera, dei divani veri… e un letto.. non ancora vero. Si torna a dormire sul materassino da campeggio. Mi era mancato eheh
Per evitare di dar nell'occhio abbiamo deciso che dormirò sempre in camera con Claudia e Roberta (le mie due colleghe) e tutte le mattine devo far sparire le mie tracce. No vestiti da uomo in giro, no boxer stesi, no scarpe… i nazisti potrebbero arrivare da un momento all'altro e io non devo farmi beccare.
Essere in casa con 6 donne non è facile ma immagino che in tanti mi invidierebbero eheh … due italiane, due americane, una scozzese e una tedesca.
In pratica sono lo zimbello di casa… loro sono in maggioranza e io sto agli ordini!

I cambiamenti accadano anche al lavoro. Nuovi orari.. da adesso si apre alle 8.00 del mattino e quindi bisogna essere lì alle 7.30. Il problema è che da Glenelg ci metti circa 40 minuti con il tram (tra l'altro muniti di free wi-fi più veloce di quello dell'ostello) e quindi ci tocca alzarci alle 6 del mattino per far tutto con calma.
Giovedì questo abbiamo fatto l'aperitivo musicale con un live di Manlio, in arte Abetito Galeotta, davanti al bar. Un ragazzo italiano anche lui in Australia con il working holiday visa e che lavora come bagnino qui ad Adelaide.
Allo stesso tempo questo sabato è iniziata ufficialmente il campionato di football AFL (Australian Football League) che è in pratica il nostro rugby ma che a livello di spettacolarità e popolarità è come il calcio da noi, e che ha visto subito il derby Power (Port Adelaide) vs Adelaide Crows (Adelaide Football Club). Fatto sta che adesso tutti i sabati trasmetteremo la partita in diretta, cercando così di attirar maggior clientela… lo stesso accadrà anche per i mondiali di calcio Brasile 2014.

Venerdì scorso al bar è entrata una ragazza che mi pareva di aver già incontrato da qualche altra parte… ma sì.. era una delle francesi che c'erano all'Arts Factory a  Byron Bay… un po' dubbioso esco per veder meglio e chi c'era nascosto dietro all'entrata? Luuuuu françeeeeees! Léo!! Il ragazzo con cui avevo viaggiato per due settimane da Byron Bay a Sydney… che bella sorpresa!! Mi ha fatto un sacco piacere rivederlo.. mi aveva detto che probabilmente uno di questi giorni sarebbe passato da Adelaide ma chi se lo aspettava di trovarselo lì al bar! Avrebbe trascorso solamente due sere e avrebbe dormito nel parco con la tenda con Manue… il giorno dopo sarebbe andati a Melbourne con un'auto da Relocation e lì il 4 Aprile prenderà il volo per tornar in Francia… Fatto sta che in pratica da quando ci siamo lasciati lui stava girando senza il visto che gli era scaduto i primi giorni di gennaio.. sinceramente non so cosa gli diranno all'aeroporto.

Nei giorni scorsi in casa abbiamo ospitato anche Denis.. un ragazzo italiano che da mesi sta girando insieme ad altri tre per tutta l'Australia, realizzando un loro progetto che ha come soggetti gli italiani che stanno vivendo, lavorando, viaggiando o hanno un'attività qui in Australia.. un progetto davvero interessante e che secondo me avrà un grande successo. Date un'occhiata al sito e alla pagina di facebook: http://www.italiandreamtime.com/
Con lui l'altra sera sono andato anche a far qualche foto in spiaggia di notte tirando fino alle 4.00 cercando di realizzare dei time lappe alle stelle… il risultato è ancora tutto da vedere! Bella persona e soprattutto bel lavoro il suo, video-maker, blogger ecc per compagnie di viaggi e non; insomma una vita fatta di viaggi.

Nel frattempo sono sempre in cerca di una macchina… o meglio di un van attrezzato di letto e attrezzatura da campeggio.. ma non si trova niente.. o troppo costosi o a buon prezzo ma con un sacco di chilometri e privi di ogni necessità. A breve devo decidere cosa fare, dove andare e come.

Farm a Kangaroo Island non se ne trovano.. già piene purtroppo. Mi sarebbe davvero piaciuto passar lì un po' di tempo immerso nel verde tra gli animali selvatici e le spiagge incontaminate.

Mah vedremo cosa salterà fuori nei prossimi giorni. Nel frattempo godiamoci questi ultimi giorni ad Adelaide insieme alle mie due donne: Claudia e Roberta!

Ps. Qui non si capisce proprio che tempo voglia fare.. domenica sembrava esser tornata l'estate e stasera si muore dal caldo.. ancora adesso che sono le 21.30 fuori ci sono 30°!!!