Pima di leggere fate partire questa canzone... semplicemente fantastica (c'è sempre lo zampino di Bon Iver). DeYarmond Edison - Jackson and David
I ragazzi sono tornati da Bali con un giorno di ritardo. Le ceneri dell'eruzione vulcanica avevano mandato in tilt i radar della Jetstar al punto tale da cambiare anche la destinazione di ritorno; al posto di arrivare ad Adelaide, si sono fatti un "gradevole" atterraggio d'emergenza a Melbourne dove poi hanno dovuto attendere qualche ora prima di poter ritornar finalmente a casa. Stanchi, sfiniti ma neri come la notte, si son divertiti a prendersi gioco di me, mostrandomi scorci e paesaggi da sogno, qualcosa di simile a quello che avevo vissuto io in quelle due settimane qua a Glenelg, rinchiuso tra quattro mura, al freddo e senza mare e cocktail fatti con frutta fresca. E via con le foto e i video più imbarazzanti della loro piccola vacanza: da Luca che prende lezioni di surf a Claudia che fa una foto "con un sacco di uccelli addosso". Bali da quanto ho capito è un posto stupendo, ma la povertà, il degrado e le fogne a cielo aperto sono sempre dietro l'angolo. E dentro di me mi chiedo quanto ancora potranno durare questi paradisi se non c'è nessun riguardo e cura da parte di chi ci vive direttamente; forse alla base di tutto c'è "solamente" una mancanza d'istruzione a livello di rispetto ambientale.
La vita in casa ha ripreso il suo ritmo… il suo lato italiano.
Nel frattempo il sottoscritto ha iniziato a lavorare nella farm… il lavoro di grafica e finalmente terminato e lunedì 2 giungo ho iniziato anch'io a sporcarmi le mani, roba che non facevo più da quando avevo lasciato Byron Bay.
Il materiale grafico è andato in stampa dopo delle piccole correzioni causa incomprensione con gli stampatori e probabilmente tra una paio di settimane si potrà già vedere qualcosa su carta.
Devo dire che non è stato semplice alzarsi alle sei del mattino e guidare per quaranta minuti. Ma soprattutto non è facile farlo per cinque giorno a settimana. Sum sempar strac! I limiti di 60km/h e le strade perennemente diritte non mi son sicuramente d'aiuto. Ma i colori dell'alba appena esco di casa e la bellezza di Adelaide che si sveglia, vista dalle colline non ha alcun paragone… e ogni volta che esco dalla strada principale per imboccare la Lower North East Rd il mio umore cambia radicalmente. Natura, alberi, verde, vigneti e frutteti di pere… questa è l'Australia che avrei voluto sempre vedere. L'Australia al di fuori delle grandi città.
Il primo giorno ho conosciuto i genitori di Damian… due tipi davvero simpatici; John il padre è un tipico vecchietto sempre sorridente e che ha sempre passato la sua vita all'interno di una farm.
Sono già passate tre settimane da quando ho iniziato a lavorar lì e di lavori ne ho fatti parecchi. Il mio compagno fisso è Bill… un fantastico signore australiano di 63 anni che in pochi secondi è diventato il mio idolo. Un uomo di chiesa, che odia l'alcool, i tatuaggi e piercing. Ma quella è semplicemente una maschera che nasconde sotto un uomo completamente diverso. Surfista sfegatato, che fino a pochi anni fa cavalcava le onde più alte del South Australia e del Victoria; ogni giorno mi informa sulle condizioni meteo e quali sono gli spot migliori. Ma il surf non è la sua unica passione. O forse non la prima. In primis per lui viene la musica… e che musica. Lui ha vissuto gli anni '60, '70 e '80… potete quindi immaginare. In poche parole oltre a darmi lezioni di vita e su come si pota una pianta, mi sta anche rieducando musicalmente, facendomi ascoltare tutti quei gruppi che fin da bambino avevo sentito ma su cui mai mi ero veramente soffermato. E fu così che ogni giorno durante le potature nel frutteto, passarono e passano le discografie di gruppi come Dire Straits, Crosby, Stills, Nash & Young, Jethro Tull, Cat Stevens, The Beatles, Fleetwood Mac, Pink Floyd, Bob Dylan, Genesis e tanti tanti altri.
Per lui sono diventato come un figlio adottivo: gli racconto le mie avventure, i miei dubbi e le sciocchezze che un ragazzo di 24 anni riesce a fare e lui fa altrettanto.
In pratica si passa assieme nel frutteto l'intera giornata. Nella mezz'ora della pausa pranzo ci sediamo sul cassone del suo furgoncino, tra musica, torte fatte in casa dalla moglie, pappagalli dai mille colori e ogni tanto qualche canguro. E che canguri! L'altro giorno mi sono trovato quasi a faccia a faccia con uno molto più alto di me. Ho avuto paura ad avvicinarmi a fargli una foto e quando l'ho raccontato a Bill mi ha detto che sono stato davvero un pazzo, dato che quello era un capo branco e che non ci avrebbe messo molto a disfarmi con le unghie delle sue potenti gambe posteriori.
Ora dopo circa tre settimane posso dire che so come si pota una pianta da frutto e di questo ne vado molto fiero dato che i miei fratelli sono dei veri e propri giardinieri/agronomi e che mai avrebbe pensato di vedermi con in mano delle forbici da potatura.
Ma oltre a questo, in questi giorni ho svolto anche altri compiti: dall'imballaggio delle pere che finiranno nei mercati del South Australia, tra cui anche Coles, alla pulizia delle cisterne che nelle prossime settimane si riempiranno di cider e perry. Ben presto arriveranno anche i cavalli della ragazza di Damian e così abbiamo incominciato a costruire il recinto lungo la collina.
Ma allo stesso tempo ho fatto anche da asinello… accatastando quintali di legna che poi sarebbe stata portata via con il trattore. Un lavoro da spaccarsi la schiena ma che mi ha regalato un pranzo con l'intera famiglia in un ristorante non tanto lontano dalla farm. Si sono complimentati per l'impegno e la costanza che ci sto mettendo nel lavoro che faccio, tant'è che più volte mi hanno imposto delle pause extra. Una volta raccolta tutta la legna c'è stato il turno della pittura; ricoprire con il mastice tutti i tronchi là dove erano stati tagliati e dove poi nei mesi successivi verranno fatti gli innesti.
Sono davvero contento di lavorare per loro e soprattutto di essere tornato nuovamente in mezzo alla natura. L'unica nota negativa è il fatto di alzarsi presto e di guidar per 40 minuti che nel ritorno si trasformano in ore immerso nel traffico della gente che torna a casa dal lavoro.
Potrei star qui a raccontarvi mille cose su questa esperienza, ma ci sarà occasione per raccontar meglio…
Paracombe sarà pur una bellissima area tra le Adelaide Hills ma è anche una delle zone più fredde… maglietta, camicia, felpa e maglietta sintetica non sono sempre sufficienti per combattere l'ondata di freddo che è arrivata in questi giorni. Eppure credevo di essere in Australia… Pioggia, vento e temperature da tardo autunno italiano hanno fatto capolino sulla coste del South Australia. Felpa o giacca quando si esce sono d'obbligo. I primi mal di gola e di conseguenza i primi sintomi di raffreddore.
Questo lasso di tempo è stato anche un periodo di addii o arrivederci. Il primo è stato Stijn che sta trascorrendo gli ultimi giorni dalle parti di Cairns con la sua ragazza e degli amici, prima del ritorno definitivo in Belgio e che purtroppo non riuscirò a rivedere poiché quando tornerà ad Adelaide per prendere il volo, io mi troverò a Melbourne. La promessa è di rivederci fra un anno, nell'agosto del 2015, in Belgio… per il suo matrimonio. Mi piacerebbe un sacco… ma ripeto, mi farebbe davvero strano vederlo sposarsi, lui che sembra un ragazzino di 17 anni.
Il secondo è stato Tiffany che ci ha lasciato venerdì scorso. Ora lei trascorrerà l'ultimo mese in Australia in giro con sua mamma, lungo le costa est con un simpaticissimo van noleggiato tutto colorato. Dopo di ché la nostra biologa marina californiana tornerà in Nuova Zelanda dove riprenderà con il suo master.
La terza è stata Julie, una delle prime ragazze che ho conosciuto qui ad Adelaide e che lavorava per il festival francese; ieri, chiudendo in bellezza un weekend che si è dimostrato davvero complicato. Party su party al punto tale da dimenticare o meglio dormire durante la partita dell'Italia. Ne sono successe di cotte e di crude.
Sono iniziati i mondiali e la prima partita ce la siamo goduta in compagnia dei genitori di Niall venuti qui a fargli visita. Ore 7.30 del mattino, da una parte gli inglesi e dall'altra gli italiani. Nell'altro divano io e Jessy (l'australiano) con già le birre in mano. Sono un po' fuori dalla coppa e mi sto perdendo quasi tutte le partite ma sicuramente ci sono cose più interessanti da fare.
Nel frattempo i collegamenti oltre oceano continuano sempre alla perfezione. La grafica per la Festa del Gerusco è quasi ultimata e i fioi sono gasati fino al midollo. 3-4-5-6 Luglio l'associazione o meglio i ragazzi riporteranno un po' di festa in quel piccolo paesino. Mi spiace un sacco non poter essere lì a godermi lo spettacolo e la vostra compagnia. Mi mancate un sacco cammelli!
Nel frattempo nel gruppo sono entrate nuove persone e una di queste è Nicola, 27 anni, veneto pure lui e che vive qui in Australia da oramai 7 anni. Uno di quelli che oramai riesce ad esprimersi meglio in inglese che in italiano… o forse è tutto una copertura… probabilmente l'italiano non l'ha mai saputo… scherzo! ahah Pompato come non mai da buon praticante di Crossfit ha letteralmente conquistato il cuore di Roberta. La mia carissima sorellona che 2 settimane fa ha festeggiato i suoi 30 anni preparandoci da buon siciliana, un'impareggiabile cena a base di pesce. Ancora tanti auguri Robi! 30 sulla carta ma 15 nell'aspetto e nel modo di vivere la vita.
Con lui e Michele (dalla calabria) due weekend fa siamo andati a fare i giri per le cantine delle McLaren Vale. In quei giorni infatti erano aperte al pubblico e ogni cantina aveva organizzato il proprio evento. Devo dire che è molto più interessante e di Barossa Valley e sicuramente i paesaggi giocano la loro parte. Vino bianco, musica, filari di viti, tramonto e canguri che ci saltano in mezzo. Non potevo chiedere di più.
Oltre a Nicola nella mia vita qui a Glenelg si è aggiunta anche Diana, una ragazza brasiliana di 24 anni che ho conosciuto una sera ad Adelaide. Davvero carina e simpatica. È qui ad Adelaide da parecchi mesi e sta seguendo un corso di inglese per poi iniziar ad agosto il master in Ingegneria chimica e biochimica. Roba insomma… non da poco. Con lei mi vedo molto spesso ed è divertente e bizzarro trovarsi spesso in casa con tutte le sue coinquiline ovviamente tutte brasiliane. La sera dell'apertura dei mondiali, io e Luca siamo andati a casa loro a preparagli una cena all'italiana. Pasta al pesto con il basilico fresco. Sono rimaste affascinate da quella pasta color verde smeraldo. Tra movimenti di bacino e salsa il giorno dopo sono andato a lavorare con pochissime ore di sonno alle spalle.
Tre settimane dove il letto, van, divano o qualsiasi supporto dove potevo coricarmi sono stati veramente quasi inesistenti. Questo uno dei motivi principali per cui non avevo più scritto.
Il weekend scorso siamo andati a giocare a Paintball Indoor. Davvero divertente e soprattutto faticoso, non l'avrei mai pensato. Due ore tra proiettili in vernice colorata, bidoni e macchine arrugginite per uscire completamente lavati, zozzi e con qualche livido addosso. Un'esperienza che sicuramente da rifare e che in fin dei conti non ci è costata neanche tanto.
Sono successe davvero un sacco di cose, ma star qui a raccontar tutto mi risulta pressoché impossibile.
Da domani si apre una settimana di relax. La farm rimarrà chiusa tutta la settimana, poiché Damian & Co. saranno presi con una fiera di degustazioni nel Victoria; così, il sottoscritto ha deciso di concedersi una piccola vacanza e prenderà un volo per Melbourne. Domani raggiungerò finalmente la bionda di Ponte Vecchio. La carissima Marta che dopo 7 mesi tra messaggi, chiamate e skypate riuscirò finalmente a incontrare di persona. Lì passerò 4 notti che a mio avviso saranno sufficienti per visitare tutta la città, per poi tornar venerdì in giornata giusto giusto per godermi il compleanno del nostro caro Luca il Ferro Ferrari! Il caro principino compirà 28 anni! Alé
Nella frattempo posso solo dirvi… godetevi il caldo che c'è a casa e le feste a cui state andando in contro. Vi invidio un sacco, ma il freddo passerà anche qui… Non può piovere per sempre!






































