7 Maggio 2014
Gente che surfa a Glenelg???? Ma se non si era mai vista un'onda! Sarà che si era alzato un vento pazzesco o forse sarà che quel 29 aprile l'eclissi solare ha giocato la sua parte. Purtoppo l'ho vista solo ad occhio nudo lungo tutto il viaggio in tram da Adelaide a Glenelg. Non è stata completa ma ha avuto comunque il suo fascino… soprattutto nel vedere ancora una spicchio di Luna davanti al Sole nell'istante in cui stava scomparendo...
Dopo un mese e passa doveva pur accadere che Joe, il proprietario di casa mi sgamasse da solo in casa; ma per fortuna non ero proprio solo… con me c'era anche Tiffany, che in teoria però avrebbe dovuto lasciar la casa una settimana fa. Insomma un epic fail ma ce la siamo cavata per bene. Beccati in pieno mentre ci cucinavamo tranquillamente il nostro pranzo nella cucina della casa. Abbiamo fatto credere che stavamo preparando il pranzo per gli altri che erano di ritorno dal lavoro. In un modo o nell'altro ci hanno fatto capire che una situazione del genere non doveva ricapitare, soprattutto se in casa non c'è nessuno che veramente paga per vivere lì. <<Io sono un amico di Claudia e Roberta… quello che lavora con loro e quello è il mio van; domani partiremo per una vacanza (balla assurda) e quindi sono qui per quello>>.
Bé per farla breve ho evitato per il resto dei giorni di rimanere in casa da solo (cosa difficile essendo ora disoccupato) e alcune sere ho dormito nel van lontano dalla casa. Mentre Tiffany, dopo una notte da homeless insieme a me, è riuscita finalmente a trovare un'altra sistemazione non lontano da Augusta St.
Non scrivo da tanto tempo quindi aspettatevi una bella Bibbia:
Altro weekend, altra scampagnata… questa volta davvero vicini. Circa 30 minuti di macchina per arrivare ad Aldinga Beach. Ci eravamo prefissati di partire il sabato sera e campeggiare da qualche parte; ma nessuno si sarebbe mai immaginato che proprio lì c'erano divieti di campeggio probabilmente ogni 5 metri. Così dopo aver ammirato per un po' una nitidissima via lattea, abbiamo fatto quattro conti e abbiamo deciso di tornar a casa per poi tornar indietro il mattino seguente e goderci l'intera giornata.
Arriviamo direttamente in spiaggia e spavaldi come non mai ci catapultiamo con il van sull'infinito bagnasciuga che si era creato per la bassa marea; un via vai di macchine lungo tutta la spiaggia e tra queste anche Cody. Non capita tutti i giorni di scendere dall'auto, avere sotto i piedi una sabbia bianca e il tutto a pochi passi dal mare. Non capita tutti i giorni di trovare un divano abbandonato, sedercisi sopra e con una birra in mano contemplare l'oceano e scattare una foto che ha il suo "perché".
Una giornata di puro relax… con panza al vento, affondati nelle sedie da campeggio, cercando di cogliere l'ultimo vero sole dell'anno. Non soddisfatti io e Claudia abbiamo deciso di farci anche un bagno in quell'acqua così limpida ma tanto tanto tanto fredda. Due mozzarelle immerse in un mare che pareva olio. Tanto bianco da rimpiangere la pelle da magrebino dei primi giorni ad Adelaide.
Abbiamo deciso di fermarci a mangiare nell'area picnic poco sopra la spiaggia e nel mentre ecco che arriva affannando una vecchissimo van stile hippie! Sarebbe bello poter riprodurre il suono che faceva quel clacson… era tipo il verso di un cane decrepito privo di voce.. Auuuuuuurrrrrhhhh!
Eccoli i 4 impavidi da Byron Bay!!! Vale, Julien, Max e Kyle con il loro bellissimo pulmino tutto colorato e addobbato. Eccola qui un'altra dimostrazione di quanto sia piccola questa Australia; persone con cui avevi vissuto il primo mese in quella piccola cittadina di nome Byron Bay all'Ars Factory. E nel ricordare tutti i bei momenti passati insieme ecco che scatta il momento "presi male" per il caldo, le onde e le lunghe giornate di sole lasciate alle spalle mesi fa.
Loro erano qui di passaggio dopo essere stati ad un festival in Victoria. Ma le loro strade si sono divise ad Adelaide… il francese Max, con una treccina a posto del pizzeto, è tornato a Byron Bay (quel posto crea dipendenza), Kyle, il canadese, senza una lira in tasca è rimasto ad Adelaide riuscendo a lavorare in ostello in cambio dell'accomodation, mentre la bella coppietta di Parigi è in cerca di una lavoro qui in zona e se non troveranno niente ritorneranno verso il Victoria.
La sera stessa sono andando a dormire con loro in un'area di sosta a nord di Glenelg vicino al West Lakes. Nanna presto perché il mattino dopo mi aspettava l'impresa "Goolwa".
Sono ancora in attesa che mi arrivi qualcosa via posta per la multa presa più di un mese fa a Goolwa ma per il momento sembra se ne siano dimenticati.
Il mattino seguente mi sono alzato presto per andar da solo fin là a chiedere spiegazioni direttamente all'ufficio di polizia di Goolwa dopo circa un'ora di auto, ma non è stato per niente produttivo. Sconsolato e con il morale a zero ho deciso di ripercorrere quella strada in cui per una stupida distrazione mi stavo giocando tutti i soldi messi da parte per un ipotetico "viaggio". VIAGGIANDO SOTTO I 50kmh sono arrivato alla spiaggia del surf camp… una giornata bellissima: sole e onde pulite, peccato che non avevo nessuna tavola con me e di Kingo, il tizio che noleggiava le tavole, non c'era traccia. Così ho deciso di farmi una scampagnata solitaria tra le colline della Fleurieu Peninsula andando alla ricerca di scorci nuovi. Mi sono spinto fino a Waitipinga Beach dove un cartellone di allerta mi segnalava la presenza di una zona per surfisti altamente esperti per la presenza di forti correnti oceaniche e onde potenti. Non potevo trovar posto migliore per godermi un bel pranzo in compagnia di persone amanti del rischio.
Nel tornare verso casa ho deciso di percorre strade secondarie che mi hanno regalato anche alcune coppie di canguri; pace e natura attorno a me… il mio umore era tornato sereno se non fosse che la lancetta della benzina segnava quasi la riserva! Ma sono proprio cretino! Non ci avevo fatto caso… Insomma non so quanti chilometri mi son fatto con il cuore in gola, pregando di riuscir ad incrociare un benzinaio. E alla fine eccolo là; caro come non mai ma in quel momento ero disponibile a sborsare qualsiasi cifra pur di non rimanere a piedi. Questa volta non me lo scorderò più… in Australia ogni volta che vi fermate fate il pieno! E spesso!
Nel frattempo casa Augusta si è riempita di nuovi coinquilini, Amy e Niall dall'Inghilterra e Jesse, AUSSIE al 100%: non molto alto, biondo e piazzato. Cos'hanno in comune questi ragazzi? Lavorano come dei matti e quando tornano a casa li vedi sempre con in mano una birra. Questa è la frase che più mi son sentito dire in questi ultimi giorno e che poi è diventata un vero e proprio slogan: <<Do you wanna beer?>>. Bravissimi ragazzi e soprattutto super gentili. Fate conto che il nostro caro Jesse è andato a comprare un bellissimo BBQ solo per la mia festa di addio (una delle tante che abbiamo fatto dato che ogni giorno rinviavo la partenza). Una festa che è iniziata alle 5 del pomeriggio ed è finita appena all'una e mezza di notte… ma non so quanta birra è stata fatta fuori. Una cosa molto intima, con i pochi che sono riusciti a venire ma molto apprezzata. La foto della serata? La mia con il pijama da coccodrillo di Claudia nel letto di fianco a Jesse defunto a metà serata.
Nel frattempo, nei giorni precedenti dopo aver accompagnato Claudia a farsi tatuare un famoso stencil di Bansky sulla caviglia (e devo dire che non si è lamentata un secondo! Che uomo!), io, Vale, Julien e Kyle, siamo andati in cerca di qualche lavoro nelle farms tra le colline di Adelaide, passando per posti fantastici, chiedendo prima a Gumeracha e poi a Barossa… ma non è la stagione buona per questi posti, e così a testa bassa ci è toccato ritornar a casa dopo aver passato quasi due giorni girando di qua e di là e campeggiando una notte sulle colline di Barossa, dove il nostro impavido canadese ha sfidato il freddo di queste notti di autunno, dormendo in maglietta in una delle mie tende, rifiutando materassino, sacco a pelo ecc. Alla fine l'ho costretto a mettersi sotto almeno il materassino sgonfio, in modo che isolasse un po' e gli ho offerto anche una felpa, un sacco a pelo e un cuscino. Morale della storia il mattino dopo mi ha detto che non ha dormito nulla e ha sofferto il freddo tutta notte. Te capì quel che vulea fà il ganasa?
Giorni persi ma allo stesso tempo è stata comunque una bella scampagnata tra i boschi dove finalmente ho potuto osservare veramente il passaggio dell'autunno. Ecco i colori che vedevo solitamente sulle piante a casa mia: rosso, giallo e arancione.. per un certo momento mi sembrava di essere ritornato nei nostri boschi.
Sempre in questi giorni, sfruttando anche il clima decisamente triste (pioggia e freddo a volontà tant'è che di notte si arrivano a toccare i 10° o meno) sono andato a vedere tutti quei posti che in questi 4 mesi ad Adelaide non ero ancora riuscito ad andare a vedere. L'Adelaide Museum dove ho passato un intero pomeriggio a osservare tutta la storia naturale dell'Australia, nonché l'Aboriginal Cultures Gallery, l'Adelaide Biennal Of Australian Art con l'esclusiva mostra Dark Heart (molto "strana"), il Botanic Garden che sicuramente non è ai livelli di quello di Sydney ma merita comunque; peccato solo di essere capitato nel periodo sbagliato, quando il mondo vegetale è diciamo "in letargo".
La mia partenza era prefissata per lo scorso lunedì.. ma alla fine tra ricerche online, attese di chiamate ecc. ho deciso di partire mercoledì e con me si è aggiunta Celine una ragazza francese che ha risposto al mio annuncio su Gumtree; con le dividerò la benzina fino a Renmark, a circa tre ore da Adelaide, non lontano da Mildura, dove in teoria inizia la stagione delle arance e dove spero di poter trovar lavoro.
È stato difficile lasciar i ragazzi di Glenelg; è stato difficile lasciare le mie due donne, nonché colleghe, nonché amiche e compagne inseparabili in questi mesi ad Adelaide; è stato difficile lasciare persone con cui sei stato poco tempo assieme ma che di fatto sono entrate a far parte della tua routine. Ciao Claudia e Roberta, ciao Luca, Stijn e Tiffany. Grazie per avermi sopportato in questi mesi e per avermi aiutato nei momenti un po' difficili e avermi sostenuto nei momenti felici.
Sicuramente ci saranno altre occasioni per rivederci, l'Australia come vuole dimostrarsi e molto piccola; chissà magari riuscirò a tornar a trovarvi ogni tanto, sempre se troverò un lavoro che non sia tanto lontano. Fatto sta, ragazzi, che mi mancate già e voltare pagina e iniziare una nuova avventura non è sicuramente stato facile.


























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