giovedì 2 aprile 2015

Blues 'N' Roots a Fremantle

2 Aprile 2015

L'arrivo dell'inverno si fa sempre più sentire; a Margaret River è arrivata la pioggia che a quanto pare non faceva più visita da parecchi mesi.
Le temperature sono decisamente calate: felpino e pantoloni lunghi sono d'obbligo appena il sole cala dietro l'oceano. Un sole che tutto sommato è ancora in grado di scottarti e di lasciarti in maglietta e pantaloncini in pieno giorno. Ma le giornate si stanno accorciano a vista d'occhio.
Alle 19.30 è già buio e le prime luci si vedono solo alle sei del mattino. Uno spettacolo che da due settimane a questa parte ci godiamo quasi tutte le mattine.
Sveglia alle 5 o 5.30 per andare alla winery River Sheed dove il Luca stava già lavorando per compiere i suoi giorni per accedere al secondo anno di visto. Mi ero ripromesso di non far più un giornio in farm, dopo averne fatti più di 90 in pieno inverno; alzarmi tutti i giorni presto e tornar a casa distrutto ma alla fine è stata la soluzione migliore… ben pagati, bella gente, stessi orari e spostamenti ma soprattutto si lavora all'aperto, sotto il sole e in mezzo alla natura.
Due settimane a far in pratica sempre le stesse cose tutto il giorno… se non era netting era fruit dropping. Nel primo caso c'è da rimuovere tutte le reti anti-uccelli e canguri che ricoprono i filari d'uva. Compito 1: togliere tutte le sicure che le tengono fisse al terreno; compito 2:  due persone dietro al trattore devono sfilare le reti che vengono arrotolate da un macchinario apposta; compito 3: legare i rotoli di reti e caricarli sul pick-up ed infine impilarli all'interno dei vari container.
Un lavoro in fin dei conti non è pesantissimo, a parte il numero 3, ma che se svolto per 7 ore di fila e soprattutto sotto il sole può diventare faticoso ma soprattutto noioso. Un lavoro che viene svolto quasi sempre solo da due squadre: me e Luca vs Jeremie e Matthew from France. Due simpatici francesi che ne combinano sempre una!
Qui si sta diventando sempre più australiani.. o meglio, sempre più LAZY. Quando si guida il loro pick-up o il quad la velocità che ci impostiamo è di 10 km/h massimo 20 km/h e se si finisce un lavoro prima si fa un double check e se non basta anche un triple.. giusto per far passar il tempo. La pausa di 15 minuti diventa di 20 o magari di più.
I boss sono per metà indiani e metà australiani… ma lo stato che vince rimane pur  sempre la Francia… un sacco di backpackers a far fruit dropping; in questo caso si tratta di rimuovere dai filari appena scoperti tutti i grappoli non buoni: marci, bruciati dal sole o beccati dagli uccelli. Tutto deve essere pronto per la raccolta fatta a macchina durante la notte con una sorta di mietitrebbiatrice che passa sopra i filari, li scuote e fa cadere tutti gli acini su un rotolo che poi li carica sui trattori.
È un'azienda davvero grossa con un'infinita di vigneti che si perdono a vista d'occhio ma aimé il tempo dell'uva sta per finire.. molto probabilmente questa sarà l'ultima settimana, dopodiché tutti in vacanza.
In poche parole resteremo senza lavoro… l'unica certezza per ora rimangono i weekend al ristorante Flute a far i matrimoni. Undici ore tirate tra australiani ubriachi e cascate di vino e birra. Altro che i nostri matrimoni dove l'importante è solo mangiare e abbuffarsi. Qua vecchi e giovani pensano solo a godersi la festa, ballare e bere fino allo sfinimento. L'altra volta ero l'addetto al bar esterno e posso confermarvi che è veramente così.






Nel frattempo la compagnia si allarga sempre di più: italiani e non questa piccola Margaret River sta diventando davvero una grande famiglia.
La casa è sempre un vai e vieni di gente e amici, per una cena o una birra assieme o semplicemente un film in compagnia.
Il punto di ritrovo e quasi sempre quello, The Settler, l'unico pub aperto fino a mezzanotte… dopodiché sta a noi trovar una festa in qualche ostello o casa.
E proprio lì in quel buco di pub dove si ritrovano solo backpackers e gente del posto e in cui lavorano Alex e Norman, ecco apparire giovedì scorso un biondo riccioluto. A sorpresa ecco salire sul palchetto John Butler! Solo tre canzoni che hanno però riempito l'intera sala… e poi lui è rimasto lì a sentirsi i gruppi successivi. Nessuno che gli prestava la minima attenzione; fosse successo in Italia tutti l'avrebbe assalito. Bè io non ho perso l'occasione. Gli ho parlato, gli ho stretto la mano e ho fatto una foto assieme (sfortuna vuole che l'abbiamo dovuta fare con un cellulare). Non che fosse il Messia in persona, è molto più basso di me e ha le manone da hobbit ma è pur sempre un pilastro della musica moderna e soprattutto per me uno dei simboli di questa Australia. Quando mai mi ricapiterà un'occasione del genere… alla facciazza vostra amici miei!
















Tra una cosa e l'altra finalmente sono riuscito a pitturare la bicicletta che John (mio ex collega) mi aveva regalato a Fremantle. Dopo aver grattato via la ruggine per la millesima volta, ora con il suo color verde acqua, devo proprio dire che ha assunto un aspetto diverso, più elegante, in stile Bianchi. Peccato che non ho ancora avuto modo di sfruttarla in questi giorni.
Piede finalmente guarito, ma finita una cosa doveva ovviamente iniziarne un'altra. Dopo due ore e mezza in acqua sulla tavola da surf nel tentativo di prendere un'onda, un leggero dolorino a livello delle costole ha incominciato a farsi sentire. Ma io, impavido, ho continuato fino al punto di dire <<No, stop! Non riesco più a respirare>> e fu così che quella sera non riuscii più a muovermi e nemmeno a far dei respiri profondi. È più di una settimana che me lo porto dietro e lavorando in farm e al ristorante la cosa non sta sicuramente migliorando. Sono andato pure in pronto soccorso e non hanno fatto altro che riempirmi di pastiglie per togliermi il dolore: <<Manda giù queste cinque pastiglie, ti faranno passare il dolore>> <<Ma quelle due piccole cosa sono?>> <<Morfina>> […] <<Prese?>> (si… contaci! La morfina me la sono infilata in tasca).
Costola incrinata, problema muscolare o quel che sia… mi sa che ne avrò per un bel po'.



Ma torniamo a noi… a quello che più importa. Il Blues 'N' Roots festival a Fremantle a cui siamo andati domenica scorsa.
Già dalla scaletta potete notare che di talenti ce n'erano eccome… e soprattutto quei nomi che spesso avrete sentito o letto nelle email… ancora lui John Butler, visto due giorni prima a Margaret, lo scorso Aprile ad Adelaide e lo scorso luglio a Milano; Xavier Rudd altro australiano già visto a Milano; Paolo Nutini già incontrato al St Gallen Festival in Svizzera e tanti altri nomi di rilievo.

Siamo partiti il sabato mattina io e Luca con l'intento di passar da uno sfascia carrozze per sistemare tutto quello che non funziona più nel van e di far festa la sera a Fremantle. Alex, Norman e Nichole ci avrebbe raggiunti la domenica mattina causa lavoro.
Il piano sfascia carrozze è saltato per cinque minuti (chiuso), mentre il piano festa è funzionato alla perfezione.
A South Beach ho rivisto Simone, uno dei ragazzi che dormiva con me al porto e che per puro caso era tornato anche lui quel giorno a Fremantle dopo essere stato nel nulla a far le farm. Tra un discorso e l'altro è apparsa anche Melina, una ragazza tedesca che avevamo conosciuto a Margaret e che caso vuole il giorno dopo avrebbe lavorato al concerto come volontaria.
Con loro abbiamo fatto tappa ai bidoni della spazzatura dietro al supermercato; niente dolci o pizzette questa volta. Molto probabilmente erano già passate le iene francesi. Noi avvoltoi italiani ci siamo dovuti accontentare di qualche pagnotta.
Prima di uscire abbiamo fatto tappa cena da Sandrino dove ho rivisto di nuovo tutti i miei ex colleghi e grazie a Paco (uno dei manager) abbiamo pure pagato metà prezzo.
Tappa al Newport per tirare la mezza notte e poi diretti ad O'Connor Beach… i francesi avevano organizzato un rave!!
Musica trance e impianto della madonna sul prato dell'area barbecue… un sacco di gente e tante vecchie facce… e tra quelle anche lei. Siamo stati assieme tutta sera, abbiamo parlato ed era tutto come prima. È stata una sera divertente, strana e tante cose sicuramente non le dimenticherò… parole.
Alle 5.30 ero morto, con Luca già dietro nel van che dormiva, sono andato fino a Port Beach, la mia ex casa dove dormivo tutte le notti.

Il risveglio è stato un trauma… alle 8 il van era già un forno no che dico, una serra!
Ecco due cadaveri che si gettano in acqua nel tentativo di riprendere conoscenza. I cancelli del festival aprivano alle 10.30 ed erano già le 11.00 passate quando ci siamo decisi che era tempo di andare.
Era impossibile non trovare il posto, c'erano un sacco di persone che andavano tutti nella stessa direzione. Eccoci dentro!
Non abbiamo nemmeno tentato di portar dentro qualche birra, ce l'avevamo ancora in circolazione dalla sera prima!

In cielo nemmeno una nuvola.. la mia testa già bruciava… che due matoc! Non ci siamo portati nemmeno un cappellino. L'area festival era immensa, due palchi.. quello principale sul prato e uno più piccolo sotto il tendone.
Chitarre elettriche, acustiche, strumenti a fiato e percussioni, tutto in stile blues, country e folk. Ed ecco Xavier Rudd con il suo cilindro ricoperto di piume e il suo bastone… con lui altri musicisti da ogni parte del mondo: The United Nations.
Colori e suoni da ogni parte del pianeta tratti dal nuovo progetto musicale di questo biondo australiano. Nuovi pezzi e vecchie celebrità come Follow The Sun che ha fatto cantare l'intero palco.
Ciliegina sulla torta? Un bel selfie abbracciato al nostro Saviero. Siamo a quota due! Ma devo dire che lui è stato molto più simpatico e disponibile di John. Così anche gli altri componenti del gruppo.
Personaggi pazzi come Charles Bradley, pilastri del reggae come Jimmy Cliff e talenti come Rodrigo Y Gabriela che con in mano solamente una chitarra sono riusciti a lasciare l'intero pubblico a bocca aperta.
David Gray al calare del sole, mi ha regalato dieci minuti di sonno… le mie forze si stavano già affievolendo; meno male che è arrivato Paolo Nutini con la sua depressione e le sue menate a tirarmi su il morale! Quest'uomo è davvero bravo, fa bella musica ed ha talento… ma qualcuno gli trovi una femmenaaa!!!! Dajé Paolino.. non possiamo essere sempre così sotto per le donne.
E infine è arrivato il turno di John Butler Trio. Lo si leggeva in faccia a tutti… cotti! Cotti dal sole, dalla birra e dalla lunga giornata. Per fortuna ha fatto quasi e solo esclusivamente canzoni che picchiavano, dove ha potuto dimostrare tutto il suo talento con le corde… ma come a Milano non ha fatto tutte quelle canzoni che conosco dall'inizio alla fine. Ma per fortuna i suoi dieci minuti di Ocean li ha sempre fatti.

Che dire.. è stato davvero un bel festival. Nomi importanti e spirito anticonformista, di pace e fratellanza. Ma forse non dovevo far tutta quella festa la sera prima. Appena ho toccato il materasso del van sono collassato.
Mi ha svegliato solo lo squillare del cellulare, era il nostro caro Andrea!! Quel weekend era nei pressi di Fremantle in procinto per la sua partenza da Perth in direzione Queensland. Peccato che il suo volo sarebbe partito fra due ore. In lacrime mi ha scongiurato di portarlo fino in aeroporto poiché era convinto fosse nel pomeriggio. Alla fine l'abbiamo salvato.. siamo arrivati in tempo e tutto è andato per il liscio. L'è sempar il solit! Ma mi ha fatto un sacco piacer rivederlo… l'ultima volta è stato un mese fa quando è venuto a trovarci qui a Margaret. Chissà quando lo rivedremo ancora.. forse lungo la strada quando ci sposteremo a nord chi lo sà. Nel frattempo lui tornerà a lavorare in mezzo al nulla a tirar su capannoni, ma questa volta dall'altra parte dell'Australia. Good luck man… all the best! Ci si rivedrà un giorno..
La giornata l'abbiamo passata in giro per Perth, per recuperare delle cose di Norman e per vedere qualche 4x4 che vorrebbe comprare. Nel frattempo abbiamo trovato una sfascia carrozze che aveva un van come il nostro e squillo di trombe… il finestrino del passeggero è tornato a funzionare. Finalmente non bisogna più bloccarlo e non crolla più giù semplicemente con una manata. Era ora!
È stata una lunga giornata e il ritorno a Margaret l'abbiamo passato completamente avvolti nel buio.









































Ancora una settimana e poi dovremmo lasciare questa casa che andrà in mano ad un altro proprietario. Domani è public holiday finalmente ci si rilassa un po' e nel weekend di Pasqua si lavora tutti i giorni al ristorante.
Ci sentiremo più avanti… probabilmente durante i mondiali di Surf che si terranno qui a metà Aprile.
Buona Pasqua a tutti quanti!

Ps. Proprio oggi abbiamo tirato sotto un enorme canguro maschio. Siamo usciti fuori di strada… fortuna vuole che noi stiamo bene. Siamo finiti in pronto soccorso. Io ho qualche graffio in faccia ed un occhio blu. Norman si è beccato due punti sulla gamba e Luca si è fratturato un polso… ciao lavoro per lui e ciao surf.
Per quanto riguarda il van… addio van! Completamente distrutto… non c'è stato nulla da fare. Ora siamo rimasti a piedi…
Buon pesce d'Aprile a tutti quanti!!! Il canguro l'abbiamo tirato sotto veramente una settimana fa prima di andare a Canal Rock. Un bel maschione che è saltato fuori dal nulla ed è finito direttamente sotto la ruota del van. Uno bello spavento per noi ma per fortuna il van è andato dritto ed ha solo un gibollo sul paraurti… per il canguro non c'è stato nulla da fare, morto sul colpo. Il primo dopo quasi 18 mesi d'Australia… e spero l'ultimo.